Un pezzo grosso del mio partito sentì la necessità di spiegarmelo in modo sbrigativo: «Ciccio, a me hanno insegnato che a trentaquattro anni si rispetta la fila». Disse proprio così: si rispetta la fila. Come al supermercato, quando tutti abbiamo da svuotare il carrello. Uno per volta, rispettando la fila. Solo che facendo così in politica non si svuota il carrello, si svuota l'entusiasmo. Decisi che non volevo (e ancora oggi non voglio) fare il pollo di batteria. Non volevo che gli altri, loro decidessero i tempi. Non volevo stare alle loro regole, le regole di una generazione che ha già dato tutto quello che poteva dare.

M.Renzi

sabato 28 novembre 2009

Dr. Jekill e mr. Hyde
Maggioranza sdoppiata e cannibale vota contro se stessa


Mercoledì 25 novembre si è svolto il Consiglio comunale. Un solo argomento all’ordine del giorno: «variazioni al bilancio esercizio 2009».

Due ore di dibattito (e tre pause) non sono bastate alla Maggioranza per accordarsi sul voto positivo alla delibera. Noi Consiglieri di Minoranza, invece, il voto contrario lo abbiamo manifestato in apertura di seduta, chiedendo il rinvio dell’adunanza per evidenti vizi di legittimità nella convocazione del Consiglio comunale, vizi che avrebbero invalidato in ogni caso l’eventuale deliberazione.
In conclusione, dopo le due ore di dibattito, la Maggioranza ha bocciato la “sua” proposta di delibera relazionata dal Sindaco in apertura di seduta. Una “sfiducia” bella e buona: etica politica imporrebbe le dimissioni.

In aula a votare c’erano solo loro, i Consiglieri di Maggioranza. Noi Consiglieri di Minoranza, al momento del Voto e previa dichiarazione riportata a Verbale, abbiamo responsabilmente abbandonato l’aula per non partecipare all’adozione di un atto invalido.

L’appuntamento appartiene all’importante operazione contabile chiamata “Assestamento del bilancio di previsione”. Un’operazione che ogni Amministrazione comunale deve fare al fine di assicurare il mantenimento del pareggio del bilancio, mediante la verifica generale di tutte le voci di entrata e di spesa, nel termine ultimo del 30 novembre di ogni anno.

Perché “no” a quelle variazioni di bilancio? E’ una questione politica che, evidentemente, appartiene solo ed esclusivamente alla Maggioranza. La verità è nascosta nella “vera” proposta di deliberazione mai arrivata in Consiglio comunale, perché dimezzata dal Revisore dei conti che, giustamente, ha ritenuto alcune variazioni irricevibili.

Il risultato del Consiglio comunale consegna due significativi segnali, uno amministrativo e l’altro politico. Il segnale amministrativo dimostra l’incompetenza di questa Maggioranza per assicurare l’ordinaria gestione amministrativa del Comune: un assestamento del bilancio, infatti, alla fine non c’è stato! Il segnale politico manifesta l’incapacità al relazionarsi dei Consiglieri di Maggioranza: d’accordo nel proporre le variazioni di bilancio, ma contrari nel voto di approvazione.
Uno strano caso di sdoppiamento di personalità… Appunto: prima dr. Jekill, poi mr. Hyde!

Alife, 28 novembre 2009

I Consiglieri di Minoranza del Gruppo Vivi Alife e del Gruppo Leali per Alife

venerdì 27 novembre 2009

Come direbbe Ezio Greggio "so ragazzi!!!"

Cari amici ho da dirvi una cosa!!! sono dispiaciuto.

Da ieri sera non faccio altro che essere dispiaciuto. Io credevo di stare meglio invece sono dispiaciuto. Due sono i motivi per cui sono dispiaciuto.
Primo motivo - Non so capire che relazionarsi e relazionare sono la stessa cosa, soprattutto se scritti in un atto pubblico. Sono la stessa identica cosa. Come mi ha detto il Sindaco ieri cito testualmente "ma facemmu caccosa pi ù paese anzichè notà ste differenze"
Secondo motivo - Stamattina capisco, leggendo dal corriere di caserta che la proposta di variazione di bilancio scritta in modo malconcia e con cancellature con la penna rossa, in consiglio comunale non l'hanno portata il sindaco e la maggioranza (come da prassi) ma l'abbiamo portata noi di minoranza. Entrambi i gruppi di minoranza. Beh vi dirò la verità, così il giornalista del Corriere di Caserta può riportare pure questo, noi gruppi di minoranza avevamo notato delle cose nel bilancio di previsione che volevamo cambiare allora abbiamo fatto la proposta. Giustamente l'abbiamo sottoposta al revisore e il revisore che fà!?! l'approva a metà proprio per non far vedere che è più amico a noi che a chi lo ha nominato. Noi allora col parere del revisore a metà andiamo in consiglio. Logicamente noi, per non far vedere che avevamo voluto il consiglio ad hoc, chiediamo una sospensiva alla proposta "da noi presentata" e il gruppo di maggioranza, furbamente, dice no!!! voi non sospendete niente di quello che volete cambiare. Allora "noi" in panico, in quanto "abbiamo" fatto una brutta figura ce ne andiamo.
Però la libertà di stampa mi permettere di leggere Michele Martuscelli sul quotidiano Buongiorno Caserta che dice esattamente il contrario, ma..... io non voglio sbagliarmi ma forse Michele stava con noi quando abbiamo deciso di fare tutto questo e soprattutto di preparare la proposta.
Però difronte agli scherzi e alle battute ci sono delle verità certe che sono gli atti pubblici.
Michele scusa se ti ho citato ma non sapevo come presentare il tutto se non attraverso un'alterazione della realtà.
Come direbbe Ezio Greggio "so ragazzi!!!"
Ps - mica pensate che sia dispiaciuto seriamente!?!
Però incuriositevi e fate richiesta degli atti. Sono liberi.
ascoltatevi il video al lato (alterare la realtà)

giovedì 26 novembre 2009

La maggioranza è contro se stessa!!!

Ebbene si!!! sembra un paradosso. Il consiglio comunale di mercoledì 25 novembre ha fatto emergere questo risultato. Una maggioranza consapevole degli errori di forma e di sostanza nella stesura della proposta di delibera di consiglio comunale vota contro se stessa!!! In un paese democratico come il nostro la minoranza, che non può fare altro che verificare semplicemente gli atti della maggioranza, scorge degli errori talmente grossolani da essere visibili a tutti e recepibili in un tempo infitamente piccolo da chiunque. Che fa questa minoranza? evidenzia gli errori in consiglio comunale e poi..... quello che non ti aspetti!!! La maggioranza, che aveva chiesto un consiglio comunale ad hoc per votare come unico argomento la variazione del bilancio preventivo 2009 cosa fa?......VOTA CONTRO!!!
Il Sindaco e la maggioranza tutta devono sapere quanto costa chiedere un consiglio comunale.... costa tempo e denaro!!! e la maggioranza inconsapevole di tutto questo che fa? prepara il consiglio con un unico argomento per votarlo contro.

Ci sono gli estremi affinchè venga riconosciuto un atto politico, quello del fallimento di un gruppo che non avuto la percezione di capire l'importanza di tale gesto. Non si votava qualcosa di poco importante, si votava la variazione ad un bilancio che deve prevedere il futuro di tutti i cittadini alifani.

In politica queste azioni dovrebbero portare con molta naturalezza alle DIMISSIONI!!!

giovedì 19 novembre 2009

Si bevono la nostra fiducia


L’acqua non è più di tutti. Da oggi sarà monopolio dei privati, di pochi centri di potere e, con molta probabilità, della criminalità organizzata. L’ultima aberrazione di un governo che non conosce vergogna porta il nome di decreto Ronchi e ha visto la luce questa mattina, anche se...... (continua a leggere)

martedì 17 novembre 2009

risposta all'assessore Giammatteo

Trovo interessante l’idea datami dall’assessore alla pubblica istruzione di consultare le mamme dei bambini che pranzano a scuola per discutere di come sia, a suo modo di vedere, aumentata la qualità della mensa, però visto la difficoltà che troverei nel discutere di ciò con molte signore voglio pormi altri quesiti. Primo dubbio che mi viene è – quali migliorie sono state apportate da questa giunta comunale alla mensa tanto da dover aumentare le entrate di trentaduemila euro? Secondo dubbio - Cosa direbbero le mamme dello scorso anno se sapessero che l’anno scorso i loro figli mangiavano peggio di oggi pur pagando tutti la fascia più alta cioè di cinquanta euro? Terzo dubbio - Sarebbero d’accordo gli amministratori dello scorso anno (nello specifico il sindaco e l’ex assessore alla pubblica istruzione Amato) con l’affermazione fatta dall’assessore Giammatteo dove si dice che il servizio mensa di quest’anno ha dovuto aumentare i costi per apportare delle migliorie qualitative? Vorrei ricordare all’assessore al ramo che anche gli impegni di opere pubbliche per le scuole a san michele e totari venivano fatti dalla giunta passata ed oggi sono pubblicizzati. Ritornando alla mensa, vorrei sottolineare che, aldilà della battuta iniziale, assolutamente non sta a me giudicare se la qualità è ottimale o meno, semmai vorrei invitare l’amministrazione a prendere a tal proposito spunto da qualche comune limitrofo dove si è adottato un regolamento che ha predisposto una commissione apposita con tanto di parere dell’asl e rappresentanti dei genitori, appunto le “mamme”. Altra questione è l’argomento sulle fasce di beneficiari. Infatti per quel che riguarda le fasce di merito io già nel primo intervento sottolineavo l’importanza dell’impegno però ripeto, non mi stancherò mai di farlo, sono dell’idea che le fasce dovrebbero ampliarsi ad altri cittadini e soprattutto, non si dovrebbero regalare i buoni mensa ma pagarli in modo da risparmiare maggiormente. Un cittadino che oggi riceve ottanta buoni mensa regalati, dopo i prossimi li deve pagare per intero visto che avrà bisogno di almeno centosessanta buoni. Pagando il tutto a fasce risparmierebbe sul totale. Credo!!!

lunedì 16 novembre 2009

Mensa scolastica Giammatteo replica alla critica di Santagata


« Si tratti di criteri di esenzioni, previste nel bando per la distribuzioni di buoni mensa, chiari che non si prestano a equivoci o distorsioni nell’applicazione da parte dei dirigenti. Quanto all’aumento c’è stato ma è servito ad aumentare la qualità del servizio. Il consigliere Santagata domandi alle mamme ». E’ la replica dell’assessore ai servizi scolastici del comune di alife Angelo Giammateo (nella foto) all’intervento dell’esponente di minoranza Giuseppe Santagata ( Leali per Alife- PD) che ha espresso una serie di obiezioni in merito all’erogazione dei buoni mensa. «Abbiamo ampliato i criteri di concessione agli utenti ma sempre in base a quanto viene certificato ed allega- to in sede di domanda con la metodologia ISEE- spiega l’assessore della giunta Iannelli . Mi spiego chi ha l’attestazione della legge “104” è esente dalla compartecipazione al pari di chi è in posizione monoparentale a reddito zero, cioè ad esempio ragazza –madre: chi ha 0 reddito ed un solo figlio potrà disporre di 3 blocchetti, chi ha 2 figli 5 blocchetti etc . sempre per illustrare le finalità di giustizia sociale sempre con attestazione ISEE chi ha un reddito Isee fino a 6.500 ed un figlio ha diritto a due blocchetti con due figli 3 blocchetti, 3 figli quattro blocchetti. Questo non è qualunquismo né tantomeno si presta a clientele, come scrive il consigliere Santagata.

Domani martedì 17 novembre la replica all'articolo. La potete trovare su Buongiorno caserta oppure leggendo il blog

mercoledì 11 novembre 2009

Intervengo sulla delibera di giunta riguardante la mensa

Intervengo sulla delibera di giunta n° 82 del 29 ottobre. La delibera in questione, che la giunta comunale ha sviluppato in materia di tutela delle fasce deboli per quel che riguarda la mensa, è argomento che voglio evidenziare e portare a discussione nel merito. Ritengo che l’amministrazione ha voluto evidenziare una sensibilità nei confronti delle persone più disagiate. Indubbiamente è un passo in avanti rispetto alla amministrazione precedente che, dalla lettura della delibera di giunta comunale n° 20 del 24 marzo 2009, cito testualmente “la giunta con voti unanimi delibera di approvare le tariffe per il servizio mensa nella misura unica equivalente al costo complessivo … fatta salva la facoltà dell’ente di prevedere interventi in favore delle fasce deboli ….”, indubbio quindi che la sensibilità massima della giunta Vitelli era la discrezionalità stessa degli amministratori. L’amministrazione di oggi invece ha abbandonato quel vecchio progetto e ha iniziato a diversificare i costi però, a mio avviso, in questo caso trascurando non formalmente ma sostanzialmente la legge e non badando realmente alle tasche di tutti i cittadini. Dico questo in quanto il comune di Alife ad oggi ancora non ha un regolamento in materia di povertà ed assistenzialismo che potrebbe far evidenziare subito le famiglie meno abbienti, e perché il Comune stesso in quanto erogatore del servizio mensa non ha tenuto conto di stabilire contribuzioni a carico degli utenti in misura non inferiore al 36% dei costi come previsto dal d.l. 359/87. Quindi, quanto appena deliberato dalla giunta comunale con delibera n° 82 del 29 ottobre, cioè di “regalare” diverse somme economiche di buoni pasto solo per le fasce deboli, anziché di far compartecipare il pubblico con il privato in tutte le fasce, è innaturale e rischia non solo di creare economicamente dei vincoli a cui si dovrà adeguare il prossimo bilancio comunale, dovuto all’apertura di un capitolo ad hoc con un ammontare di circa ventottomila euro per l’argomento, ma anche di stimolare più sottili forme di clientelismo. La delibera interviene a favore delle persone con certificati Isee fino a 6500 euro e ci vuole poco a notare che una famiglia monoreddito con tre figli supera tale parametro. Invece, proporre di far compartecipare il cittadino con il comune darebbe la possibilità di far risparmiare tutti i cittadini e non solo una fascia peraltro limitata. Ritengo che il buono mensa deve essere pagato diversificando i costi, quindi portando un esempio, un cittadino con Isee pari a zero lo potrà pagare 50 centesimi, mentre un cittadino con un Isee pari a 6501 euro lo potrà pagare un euro e non nella sua totalità dei tre euro come accade oggi. Ultima riflessione è l’aumento del buono mensa che nel giro di tre mesi è aumentato del 20% (€ 51 a giugno - € 60 a settembre), cosa inusuale in un periodo che vede avanzare una crisi economica generale. Come dice Guccini spero che non si faccia “del qualunquismo un arte”.

mi dispiace che sul corriere di caserta di mercoledì 11 novembre hanno sbagliato a pubblicare la foto

lunedì 9 novembre 2009

Una scelta forte!!!










(clicca sull'immagine per collegarti al sito)


Firma anche tu l'appello proposto dal Partito Democratico di Alife di candidare a Presidente della Provincia di Caserta lo scrittore Roberto Saviano.

Un candidato differente dagli altri!!!



Affinchè si capisca che i partiti e la politica non si vogliono sottrarre alle speranze degli elettori.

Affinchè si capisca che non deve esistere un'alternativa sociale alla politica dei partiti, ma che i partiti politici possono e devono creare una nuova alternativa sociale ai cittadini.

Affinchè si capisca che il centro sinistra e il centro destra non sono la stessa e la solita "minestra".

Per questo il circolo del Partito Democratico di Alife è con


Roberto Saviano Presidente